In tutti i mesi dell’anno c’è qualche campagna di sensibilizzazione per la ricerca, le malattie rare, la prevenzione… e in questo periodo, in prossimità della dichiarazione dei redditi, arrivano via email molte richieste di pubblicazione di banner per sostenere il 5×1000 di numerose associazioni, le quali spesso però si appoggiano ad agenzie di comunicazione o centri media, spendendo anche parecchio denaro.
Come comportarsi in merito? Nelle prime discussioni su Mommit, e anche su FB, si era pensato di inserire un piccolo disclaimer in cui si dice che il blogger si sente libero di pubblicare o non pubblicare questi banner gratuiti, chiedendo alle associazioni di non trasformarsi in spammers che ci sommergono di email quasi giornaliere.
Come si procede? Forse ciascuno di noi ha una ‘campagna o associazione del cuore’, che può scegliere liberamente…?
Come scrivereste questo articolo?
10 commenti su “Banner no profit e campagne di sensibilizzazione”
I commenti sono chiusi.
“L’autore del blog si riserva di scegliere liberamente quali banner solidali o di comunicazione sociale gratuita pubblicare.”
Poi possiamo mettere due possibilità a seconda delle scelte personali del blogger:
Ipotesi 01: Tali banner/campagne saranno inseriti in una apposita pagina segnalata dalla barra in home page e intitolata “Cause che sostengo”.
Ipotesi 02: Tali banner/campagne saranno inseriti in home page in un’apposita sezione denominata “Cause che sostengo”.
Troppo semplice?
secono dme va benissimo, e l’ipotesi 01 è perfetta
magari metterli in un’apposita sezione segnalata con “Cause che sostengo”, così ognuno le piazza dove crede? E poi direi: “si riserva SE e quali banner”.. così liberi tutti?
appoggio i valdei e ci ho scritto un post (8xmille) per l 5×1000 ho meeso il banner..va benissino libertà assoluta..
Però se si vuole ridurre lo pseudo spammin il disclaimer mi sembra inefficace: ogni agenzia si sentirà in diritto di mandare le proposte che vuole.
sì, questo è uno dei maggiori ‘problemi’, infatti in settimana volevo proprio affrontare questo discorso dell’invio di materiale non richiesto… è anche vero però che se non li mandano, non possiamo saperlo. non so proprio…
il blogger sceglie in maniera indipende secondo le proprie preferenze e non secondo segnalazione, non sono graditi contatt i tramite agenzia e/o spamming. o qualcosa del genere.
esatto, sarebbe un sotto caso, nel momento io cui io non voglia tassativamente essere informato; nel caso contrario va bene la proposta di linda più sotto
il problema (almeno per me… aiutatemi a capire!) è: dove finisce la possibilità di inviare proposte e dove inizia lo spamming? voglio dire, nel caso di un ad-free blog è chiaro che tutte le proposte di sponsorizzazione e affini diventano spam. ma per chi accetta collaborazioni e sponsorizzazioni e lo dichiara nel disclaimer, come ci si può aspettare di essere contattati se non via mail? così, “a naso” direi che diventa spam se:
A) è una proposta palesemente fuori posto sul nostro blog (es. se dichiaro di accettare banner a pagamento ma non omaggi le aziende non sono autorizzate ad inondarmi di mail)
B) se dopo una risposta negativa si continuano a ricevere mail con la stessa proposta…
ripeto, non mi è chiaro. questa è l’idea che mi sono fatta, ma spiegatemi se mi sbaglio!
io scriverei “l’autore del blog si riserva di decidere se e quali banner o messaggi a carattere benefico e/o sociale pubblicare gratuitamente, nonchè i tempi e le modalità di pubblicazione” con la specifica dell’area ad essi dedicata come ha scritto mammachetesta.