Diritti e doveri
Mi sembra di scorgere un sentimento comune in merito alla necessità di essere considerate persone, o al massimo ‘opinioniste‘, ma non semplicemente dei target.
E’ chiaro a tutti che le donne reggono l’economia della famiglia, decidono le spese, influenzano in qualche modo gli acquisti del nucleo familiare (mai sulle scarpe tacco 12 però… su quello i mariti si convincono poco), ma è anche evidente che parliamo di persone difficilmente influenzabili, come dice Paoletta:
aggiungo che chi vi legge ha capacità di discernimento e si suppone sia in grado di capire cosa sia mera pubblicità e dove sia l’informazione, e che nel caso trovi scorretto, ingiustificato o non etica la vostra esposizione dei prodotti pubblicitari, semplicemente chiuda la pagina del blog e non ci ritorni.
Desideriamo dunque il diritto di fare il blog in modo libero e privo di condizionamenti, dando spazio alla pubblicità in modo trasparente e dichiarato. Come dice Confusamenteattonita:
Per lavoro mi occupo di pubblicità su giornali free-press e credo che la buona informazione debba essere libera e gratuita. Per fare buona informazione però servono i fondi necessari… e la pubblicità può sostenere questi costi. Ovvero informazione libera (cioè io scrivo liberamente senza condizionamenti) e gratuita per chi legge, ma con il sostegno di uno sponsor che mi permette questa libertà.
Quali altri Diritti vi vengono in mente?
Oggi Silvia MammaImperfetta mi ha ricordato un diritto che a me piacerebbe introdurre: il diritto a non ricevere email non richieste su prodotti o redazionali (altrimenti dette spam), o per lo meno il diritto a disciplinarle in qualche modo.
Ma, come dicevo nei commenti, secondo il mio parere abbiamo anche dei Doveri, e io ne elenco qualcuno che ritengo importante per me: pagare le tasse, non fare pubblicità occulta, non violare le norme sul copyright…
Mentre Wonderland ieri su FB segnalava anche un articolo interessante sulla Diffamazione in Rete, che potrebbe essere utile da tenere a mente: Il Piccolo.
E voi cosa suggerite? Facciamo un elenco di diritti e doveri su cui lavorare insieme? Secondo voi può essere utile per iniziare a stilare una prima bozza di documento?
Alessia 09:21 il 10 Marzo 2011 Permalink |
uh che domanda difficile!
Già i diritti e doveri che hai analizzato tu sono molto importanti, a me piacerebbe davvero che ponessimo l’accento sul copyright anche e soprattutto tra noi, ormai capita sempre più spesso (a me ma anche a molte altre, e le foodblogger sono tra le più tartassate) furti di immagini e testi in toto sia da parte di altre blogger che da parte di siti, in realtà ci vorrebbe anche qualche “arma” efficace contro questi mariuoli…
Io adoro preparare guest post per altre blogger che stimo ma odio che mi si scippi il lavoro che ho preparato con tanto esborso di tempo, soldi e sudore della fronte da illustri sconosciuti che neppure si degnano di chiedere e tantomeno di citarmi.
Per il resto adesso di diritti e doveri non me ne vengono altri, però voglio leggermi anche tutti i commenti qui di seguito via via che vengono scritti (Barbara sappi che sei gravemente responsabile del fatto che non riesco più a staccarmi da queste pagine :D)
Barbara 09:34 il 10 Marzo 2011 Permalink |
In effetti ti ti dirò che anche per il mio lavoro, Mommit sta diventando un preoccupante buco nero del tempo 😉
unideanellemani 09:49 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Ritengo che quello del copyright sia la cosa fondamentale da cui partire. Ma credo sia una battaglia persa…Ho letto cose assurde, da non credere. Copiazzamenti vergognosi, perpetrati non tanto da piccoli blog (…) quanto da testate importanti (!!!). Io quando ho potuto, ho avvertito. Vero Alessia? 😉
Barbara 09:55 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Le testate lo fanno regolarmente, ma devo dirti che tutto sommato per me è il male minore: quando è così, io suggerisco sempre di fare una copia di schermo, anche della cache di google, e inviare una fattura alla testata giornalistica, chiedendo anche di rimuovere la foto. Potremmo anche condividere un tariffario per chi ruba le foto e i testi senza consenso, per esempio una mora giornaliera da pagare quando ti becco. Le testate risarciscono sempre i danni.
Mi preoccupa di più, invece, il mondo dei piccoli blog. Ho trovato una foto di mia figlia su un gruppo FB, e quando ho chiesto di rimuoverla mi è stato detto: l’ho presa da google immagini, quindi è gratis e la posso usare; se non vuoi che io usi le foto di google, hai solo che da non pubblicarle.
E invece NO. La proprietà intellettuale si esercita sempre, su qualsiasi cosa che metti online. ma c’è molta gente che non lo sa, e riguardo il web, mi spiace dirlo, è veramente ignorante…
unideanellemani 10:11 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Mamma mia, Barbara…quanto è dura! Ci si muove in un mondo assurdo. Bisogna avere troppe competenze per stargli dietro in maniera seria e professionale.
E trovo anche che non ci sia una categoria di professionisti che ti possa aiutare in questo senso.
Barbara 10:14 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Su questo ultimo aspetto hai ragione: anche chi si occupa di diritto informatico ha molte lacune in merito, ma questo è un problema non degli avvocati, ma della Legge, che è molto nebulosa e si basa solo su interpretazioni più o meno valide. Secondo me non dobbiamo preoccuparci troppo: facciamo del nostro meglio, lavoriamo insieme, cerchiamo di essere un GRUPPO, oltre che delle meravigliose singolarità, e le cose miglioreranno sempre di più. Sono convinta che nell’arco dei prossimi 5 anni, Internet verrà maggiormente valorizzato e ci saranno sempre più opportunità.
MadreCreativa 15:37 il 11 Marzo 2011 Permalink |
Ecco questo mi spaventa molto! Mi sai dire come si fa a fare una ricerca per trovare proprie foto in altri siti o fb? Grazie sempre!
Barbara 15:39 il 11 Marzo 2011 Permalink |
C’è un sistema apposito che si chiama Copyscape: alcune ricerche sono gratuite, mentre se compri la licenza puoi fare ricerche illimitate e approfondite.
MadreCreativa 15:44 il 11 Marzo 2011 Permalink |
Non ho parole! Sei un mito!
Alessia 11:35 il 10 Marzo 2011 Permalink |
infatti già questa di avvertirci è una gran cosa, però io non ho risolto nulla, o meglio spesso in piccoli blog che lo fanno senza pensare che è sbagliato poi fanno ammenda e tolgono le cose, i grandi manco ti ascoltano!!!
Questo è davvero GRAVE perchè che faccio, vado dall’avvocato? Io i soldi li suo per mangiare, da spendere dall’avvocato delle cause perse non ne ho!
unideanellemani 11:52 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Barbara, ci pensi te a fondare un’organizzazionesindacatotutelablogger? Ci iscriviamo quota minima di iscrizione, un avvocato a disposizione…
L’ho buttata li…:)
Barbara 11:55 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Guarda, non ti nego che ci ho pensato, ma onestamente non ne ho proprio le competenze, nè politiche, nè legali, nè di assetto aziendale. Secondo me divrebbe farlo qualcuno che ha più conoscenza del lavoro sindacale, delle Leggi, del mondo delle associazioni… Io farei davvero un pessimo lavoro.
mamma papera 12:00 il 10 Marzo 2011 Permalink |
che tipo di competenze ci vorrebbero? per lo meno chi potrebbe aiutarti in questo?
Antonella Pfeiffer 12:02 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Secondo me è una bella idea. Anche perché, Barbara, Mommit ha tutte le potenzialità per diventarlo. Un’associazione (ormai ne esistono in tutti i settori, anche nella carta stampata… vedi A.N.E.S, marchio CSST, ecc.) in grado di riunire le mammeblogger che aderiscono a un unico modello di linee guida per svolgere al meglio e, in regola, il proprio “lavoro”.
Barbara 12:04 il 10 Marzo 2011 Permalink
Per me l’idea va benissimo, ma io non me la sento di costituire un’Associazione: se troviamo qualcuna che si offre, a me va benissimo fare da manovalanza. Comunque aspetto Francesca aka Panzallaria, perchè lei ha fondato da poco Donne Pensanti, e può spiegare meglio di me quali sono i problemi. Ricordiamoci che siamo in Italia!
unideanellemani 12:02 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Ma le competenze legali dovrebbero essere svolte da un legale. Una quota associativa annuale dovrebbe ricoprerne le spese. So che avresti tante iscritte. E il fatto che tu ci abbia pensato mi conferma che l’idea sarebbe buona (ottima?)
Antonella Pfeiffer 12:03 il 10 Marzo 2011 Permalink
Secondo me sarebbe OTTIMA, non solo buona. 😉
chiara73 09:53 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Anche io ritengo che il copyright sia una delle cose più importanti da garantire, ma come fare? Non si può scandagliare la rete in cerca degli scopiazzatori folli! Però ci deve pur essere un modo…
Barbara 09:56 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Potremmo aprire una sezione o un gruppo FB dove segnalare foto ‘sospette’ e fare squadra…
chiara73 10:00 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Sicuramente fare squadra anche in questo sarebbe molto utile!
unideanellemani 10:19 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Ritengo che la categoria delle donne “SE” fa squadra… “squadra”.
Ma fa squadra?
mamma papera 10:31 il 10 Marzo 2011 Permalink |
ecco il copyright anche questo un argomento che mi interessa, anche io avvolte prendo immagini da google ma lo scrivo, come ci si muove in questo senso? non odiatemi ma come dicevo prima sono “ignorante”.
Anche scrivere che è un immagine liberamente tratta dal web è sbagliato comunque utilizzarle?
mentre sulle mie foto, lascio sempre la firma
purtroppo, però, ho visto delle mie amiche deufradate delle prorpie foto e poi spacciate per proprie
Silvia 10:32 il 10 Marzo 2011 Permalink |
sono la prima ad avere confusione sull’utilizzo delle immagini, specialmente quelle manipolate in modo tale da essere con fatica ricondotte all’originale. come ci si regola in questi casi?
Barbara 10:46 il 10 Marzo 2011 Permalink |
In teoria non si potrebbero manipolare, ma dipende cosa intendi tu per manipolare. Per esempio: il permesso andrebbe sempre chiesto. Ove non sia possibile, puoi prendere le foto solo se le usi come miniature, e a quel punto allora la soluzione può essere fare un collage con tante piccole miniature. Ma sopra quella foto non puoi metterci il tuo nome. Non è che se io faccio il collage della tua roba, quella roba diventa mia. Quindi sopra ci metti il nome del proprietario, per segnalare che le foto son sue…
Non so se mi son capita 😀
Alessia 11:37 il 10 Marzo 2011 Permalink |
esattamente e non basta il nome ma ci vuole anche il link…
Silvia 10:50 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Parlo di elaborazioni grafiche. Lo scrivo perché sono cresciuta alla scuola delle immagini con diritti, poi invece ho incontrato sulla mia strada agenzie disinvolte che utilizzavano immagini diverse poi “fuse” e filtrate in photoshop…parecchio trasfigurate.
Barbara 10:54 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Ecco, allora questo è illegale. Mi ricordo il caso di un fotografo: per una campagna pubblicitaria venne usato il suo ‘cielo’ (un pezzo di una sua foto raffigurante il cielo annuvolato) per elaborare una foto nuova. Vinse la causa e venne risarcito in toto, perchè il Giudice disse: se avete scelto proprio QUEL cielo, evidentemente vi serviva QUEL cielo, e allora retribuitelo.
Silvia 10:59 il 10 Marzo 2011 Permalink |
ecco. è quello che risultava anche a me. credo che nella pratica questo non lo faccia nessuno!
deduco quindi che:
1) le foto dei propri figli sarebbe proprio consigliabile non metterle (ho letto cosa hai scritto prima, della foto di tua figlia, e mi sono venuti i brividi)
2) dovremo tutte diventare esperte fotografe e produrci le immagini da sole
Barbara 11:02 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Non saprei… io non ne ho mai puibblicate molte, foto di Dafne, ma non mi sono mai preoccupata più di tanto. Ovviamente scelgo solo immagini di un certo tipo, ma a me internet non fa paura: ho molta più paura delle persone che conosco, rispetto a quelle che non conosco… hai già capito no? 😉
Io per le altre foto chiedo sempre il permesso. E se non riesco a chiederlo per vari motivi (per esempio Martha non risponde certo alle mie email), cerco di usare miniature a bassa risoluzione e marchio sempre la foto con il nome del sito da cui è tratta. Ma soprattutto, cosa fondamentale, NON uso mai foto che ritraggono bambini altrui, nemmeno se me le mandano i proprietari.
Silvia 11:35 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Ho un’altra paranoia: citare un post. Ci sono regole? Io solitamente avviso, se “conosco” l’autore. Altrimenti cito e buonanotte.
Alessia 11:39 il 10 Marzo 2011 Permalink
citare un post è lecito se il post è citato (e non copiato in toto) ed è segnalato il proprietario con il link al post originale, questo anche senza permesso.
Silvia 11:48 il 10 Marzo 2011 Permalink
grazie Alessia, (ti rispondo qui perchè non c’è più spazio). Fiuuu, la coscienza è pulita
mamma papera 11:04 il 10 Marzo 2011 Permalink |
infatti mi sono adoperata di testi per vedere se come autodidatta riesco a fare qualche foto decente :O|
Alessia 11:40 il 10 Marzo 2011 Permalink |
in realtà fare belle foto è davvero semplice, ma ci vuole tempo e studio.
mamma papera 11:50 il 10 Marzo 2011 Permalink
grazie spero di riuscire ^_^
Alessia 14:08 il 10 Marzo 2011 Permalink |
guarda che trovi tantissimo online sia in inglese che in italiano con foto dettagliate, poi bisogna anche capire che foto devi fare, diverse sono le foto di oggetti dalle foto di luoghi o di persone, vedrai che ci riesci alla grande e poi sai che soddisfazione? 🙂
mamma papera 14:17 il 10 Marzo 2011 Permalink
infatti con la scusa del blog mi sono appassionata a questo nuovo mondo, quano vedo che una foto è un pò decente la soddisfazione è immensa
Lanterna 10:50 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Quando, millenni fa, ho fatto il master che mi ha introdotta al mondo di Internet, diritto è stata una delle prime materie che ci sono state insegnate. Purtroppo, come dice giustamente Barbara, il diritto in questo caso è molto sfumato. Sia sull’applicazione di norme esistenti a Internet sia sull’identificazione di cosa è tutelato da quale legge (es. le foto ricadono nel diritto d’autore solo in certe condizioni, altrimenti seguono altre norme).
Per esempio, ciò che è pubblicato su un blog è tutelato al pari di una qualsiasi pubblicazione da edicola o libreria? Dovrebbe, ma non sono sicura che tutte le tutele siano le stesse.
Ci vorrebbe un certo avvocato di GC a illuminarci 😉
Barbara 10:57 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Sisì, per fortuna la Legge sul Copyright è una di quelle che parlano chiaro: tutto quello prodotto da te, è tuo. La paternità nasce nel momento in cui tu produci quella cosa, e parlo ovviamente di testi e di foto.
Chiaramente questo non si applica alle idee: un’idea non ha paternità, nè un nome, o una frase… Se vuoi tutelare un nome o un’idea, devi ricorrere al brevetto o alla registrazione del marchio. Altrimenti l’idea è di tutti e amen. ma del resto, mi sembra giusto. Come dice sempre Nestore (prendendo spunto da Phil Graam): le idee non valgono a niente, ma vale solo la realizzazione dell’idea. Altrimenti ci sarebbe un mercato delle idee, come per tutto ciò che è vendibile.
Senti maaaaa non è che hai voglia di scrivere un post su ciò che hai imparato di diritto informatico, o darci qualche link o titolo per studiare?
Lanterna 11:39 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Lo farei volentieri, ma non sono un’esperta di diritto e può essere anche che alcune norme che avevo studiato 11 anni fa non siano più valide, che l’assetto legislativo si sia (minimamente evoluto).
Insomma, non vorrei dire castronerie: non è meglio chiedere a qualcuno con una laurea in legge?
Wonderland - machedavvero 10:57 il 10 Marzo 2011 Permalink |
parlerò solo in presenza del mio avvocato.
Barbara 11:00 il 10 Marzo 2011 Permalink |
ahahhahaaaa 😀
Mammachetesta 14:36 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Allora..io sono di un’ignoranza MOSTRUOSA quindi per prima cosa vi chiedo per favore (chi lo chiedeva nell’altro post? non ricordo ma mi accodo) se conoscete qualche sito (a parte questo) o testo che possa aiutare un neofita nel mondo di diritti, gestione siti, netiquette &co.
Seconda cosa: ma secondo voi formalizzare tutto il (passatemi il francesismo) mazzo che vi state facendo (e che spero di farmi io un giorno) in una associazione di categoria che tuteli le/i blogger è un’idiozia?
Lanterna 14:41 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Il nostro professore di diritto ci aveva dato questo link:
http://www.mcreporter.info/home.htm
Non usa un linguaggio divulgativo, ma ha il merito di fare da raccoglitore a seconda dei temi.
Barbara 14:51 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Grazie! (perchè, perchè non mettono i feed nei blog, perchè!? 😀 )
Barbara 14:52 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Io avrei intenzione si sviscerare anche gli argomenti ‘legali’… piano piano 😀
Anche altre ragazze suggerivano l’associazione, ma io non mi sento la persona adatta. Se c’è qualche persona volenterosa che riesce a metterla in piedi, ha tutto il mio supporto.
linda conilcuoreelemani 00:44 il 11 Marzo 2011 Permalink |
rj… ero io l’altra ignorante mostruosa che cercava informazioni 😉 ecco, allora studieremo insieme, ok?
come ti ho già scritto sul blog, ci passeremo gli appunti, eh? che ne dici?!
Mammachetesta 08:40 il 11 Marzo 2011 Permalink |
Linduccia mia io sto cercando un po’ di testi…poi ti dico!
Barbara 08:55 il 11 Marzo 2011 Permalink |
Ma nooo, non spendete soldi per imparare internet! E’ tutto online, e gratis. Con un attimo di pazienza, facciamo tutto. Mi mandate la lista delle cose che vi servono?
mammadifretta 16:24 il 11 Marzo 2011 Permalink |
http:www.francescogavello.it.. ho trovato molto qua..
Marta 20:06 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Io per lavoro affronto (quasi) tutti i giorni questioni di diritto d’autore e un paio di anni fa, frequentando un master, ho conosciuto un’avvocatessa (si dice?) molto brava specializzata proprio su questo tipo di diritto. Ho il suo contatto e, anche fosse solo per farle qualche domanda di massima, credo che possa essere utile.. no?
La questione delle immagini in rete è una vera giungla, ed è concretamente difficile lavorare in rete con una legislazione rimasta ai tempi dei dagherrotipi (ma davvero), qualche mese fa era nato un dibattito interessante a questo proposito sul blog di Michele Smargiassi su Repubblica: http://smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2010/12/21/linsostenibile-leggerezza-del-pixel/
Marta 20:14 il 10 Marzo 2011 Permalink |
(potevo commentare anche se non sono una mamma? :-P)
Barbara 20:40 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Grazie Marta, sarebbe bello poterle fare una mini intervista… se fosse disponibile, sarebbe un gran piacere!
Marta 20:49 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Chiedo! (tra l’altro è a Bologna)
Alessia 20:57 il 10 Marzo 2011 Permalink |
io non sono granché d’accordo con questo Smargiassi, ho cercato di leggere tutto il post (che è di una lunghezza disarmante) e l’approccio che se metto una roba online è OVVIO che gli altri se la prendano mettendo un @nome e cognome non mi piace per niente, se lo fa Repubblica, figuriamoci gli altri, mammamia che disastro…
Barbara 21:09 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Già, infatti la sua teoria è del tutto inconsistente, oltre che illegale.
Marta 21:33 il 10 Marzo 2011 Permalink |
Infatti era scoppiato, giustamente, il pandemonio.. credo che tra i commenti e nei post successivi ce ne sia traccia.. Ma la situazione è a questo livello, una regolamentazione urge…
Rachele di genitori organizzati 20:30 il 10 Marzo 2011 Permalink |
http://www.genitorichannel.it/In-famiglia/Vita-quotidiana/Copy-of-Lo-sponsor-e-morto….-viva-lo-sponsor.html
sembra fatta a pennello!
Mamma (quasi) green 22:39 il 11 Marzo 2011 Permalink |
sto seguendo la discussione un po’ di corsa perché in questi giorni sono molto presa offline…quindi mi scuso in anticipo se per caso dico cose già dette sopra. Mi pare infatti di non aver letto in nessun commento a proposito della licenza Creative Commons, che disciplina molte delle questioni qui discusse. Lascio due link utili:
http://www.creativecommons.it/
http://it.wikipedia.org/wiki/Creative_Commons
ciao!
Rapporto tra TV, giornali e blog « Mommit 11:06 il 14 Marzo 2011 Permalink |
[…] il caso citato da Marta nei commenti: persino i giornalisti di Repubblica in qualche modo ‘difendono’ l’appropriazione […]