Innanzitutto mi piace pormi obiettivi facili: questo è ciò che si potrebbe dedurre dal titolo del primo post di Mommit. 😉
Un obiettivo che è davvero ambizioso, ma che intendo perseguire non per ambizione, ma per passione.
Tutto nasce dall’esigenza, che si è fatta sempre più pressante nel mondo del mommyblogging e anche in altri Blog Femminili, di sentirsi tutelate nei confronti dei centri media, delle agenzie di comunicazione e delle aziende: le Mamme della Rete sono diventate un target ambitissimo, e si avverte la mancanza di una seria regolamentazione su pubblicità, articoli a pagamento e prodotti omaggio. Vogliamo davvero essere un target? O sarebbe meglio essere parte di un processo, e non solo uno strumento commerciale?
L’intento di questo blog, che nasce grazie alle conversazioni avvenute con altre mamme blogger nel corso dell’ultimo anno, è quello di condividere i nostri discorsi, discutere in merito alle opportunità del mommyblogging, e infine produrre un documento condiviso in cui tracciare i confini delle mamme in rete: richieste delle aziende, competenze e responsabilità, tariffari di ‘categoria’, norme di comportamento in merito a campagne di marketing e sponsorizzazioni…
Ci sarà da discutere, forse anche da arrabbiarsi. Ci sarà da pensare e occorrerà anche responsabilizzarsi. Non sarà facile.
Ma abbiamo partorito dei figli, e quindi tutto il resto è in discesa. 😀
Chi ci sta?
Ovviamente io ci sto 😀
Sono a tua disposizione!
Grazie Alessia! Una delle cose che mi piacerebbe fare, è anche intervistare te e altre Blogger di Professione, per capire anche come muoversi, quali sono le difficoltà, quali i consigli di chi ha già trovato lavoro tramite blog…
Non che tutte debbano per forza diventare Blogger, ma credo sarebbe di aiuto, in generale, poter ascoltare il parere di chi vede il blog anche dall’altra parte.
te l’ho detto sono a tua disposizione per qualsiasi tipo di collaborazione, io ti adoro 🙂
eccomi :)))
ci metto lamia esperienza con le non profit…ci sto!! 😉
Grazie, utilissimissimo!!
Io non ho una competenza specifica, bloggo e basta, ma l’idea mi piace molto!
Se blogghi, hai il 100% delle competenze… benvenuta!! 😉
D’accordo con riserva, nel senso che vorrei prima osservare e capire in che modo si muoverà quest’autoregolamentazione. Trovo anche un piccolo errore accomunare blogger di diversa natura solo perché donne: le mamme blogger hanno caratteristiche e blog diversi dalle fashion blogger, che sono a loro volta diverse dalle food blogger etc. Insomma, non vorrei correre il rischio di fare utopicamente di tutta l’erba un fascio per poi trovare gente che aderisce al manifesto ‘formalmente’ e poi frega sottobanco. Io ho una mia etica e una mia policy. Se questa si rispecchierà nel codice di autoregolamentazione e nelle esigenze delle altre blogger sarò la prima a promuovere il progetto.
Mi pare giusto. Il blog serve proprio per quello, per trovare delle regole condivise che siano anche un po’ di buonsenso. Per esempio, è giusto segnalare un post sponsorizzato, e come va segnalato? Credo che se troveremo delle regole che vanno bene per le mamme, ci avvicineremo anche al food e al fashion e pure ai blog dei ‘maschi’. Ci proviamo, almeno… Magari sarà un FLOP completo, chi lo sa. Io la mia reputazione me la gioco, tanto non me ne resta molta 😀
In ogni caso la base di partenza sono i blog delle mamme: Mommit nasce per quello. Ma io ho molta fantasia ehheee
Sul food non lo so, sul fashion il rapporto con i brand è diverso. La marca è costituente del fashion blog, “ci sta bene”. La trasparenza dovrebbe essere un must per tutti i blogger a prescindere dalla categoria (e purtroppo non lo è), ma su altre dinamiche di pr e promozione non si possono pretendere policy condivise, sarebbe difficile.
I fashionblog sono l’esasperazione di un fenomeno che, secondo me, si sta insinuando anche nei blog delle mamme: portare il brand nella vita quotidiana, regalandoci un prodotto per spingerci a parlarne. Sicuramente l’approccio è diversissimo, la penso come te, ma magari una linea comune potrebbe essere quella di segnalare ogni post sponsorizzato con una piccola intro? Non so… domando.
Assolutamente d’accordo sulle dinamiche di PR: secondo me ad esempio potrebbe essere utile un tariffario che dica che al di sotto dei 4eur a post noi non ci stiamo, ma sicuramente non porrei limiti verso l’altro 😀
si mi piace l’idea del tariffario, lo sò che è un problema che tante di noi “lavorano”gratis,
se c’è qualcuno disposto a pagarci siamo qui!
4euro a post per cosa? non capisco… O_O Comunque la penso un po’ diversamente, Barbara, nel senso: l’universo fashion si regge sui brand – più o meno noti, più o meno costosi – e lo scopo della fashion blogger è abbinarli e mostrarli. Nel fashion blogging il prodotto è tutto.
Nel mommyblogging le aziende vorrebbero tanto una presenza più massicia dei brand – lo vorrebbero ma non realizzano che sarebbe un autogol clamoroso perché la blogger perderebbe credibilità e loro di conseguenza – ma nascono con presupposti diversi. Sono per lo più – con le dovute eccezioni, come MammaFelice e altri – blog personali, che non si reggono assolutamente su recensioni e prodotti.
Ho capito cosa vuoi dire: è interessante. Dovremo sicuramente discuterne.
Lancio una nuova domanda: se Ikea mi chiedesse di diventare sponsor unico di Mammafelice, io accetterei di ‘brandizzare’ tutto il blog? E dovrei farmi fotografare mentre mangio con i piatti Ikea, o potrei mantenere la mia indipendenza?
Non so con quali competenze posso esserti utile, ma se ti serve, chiedimi pure cosa fare.
Secondo me Non servono competenze particolari, ma soprattutto voglia di dialogare e di trovare una linea comune a tutte…
Ci accusano sempre di non riuscire a dialogare serenamente senza azzuffarci, e spero che questa possa essere l’occasione per smentire questi pregiudizi.
Se posso essere di aiuto,volentieri!!!!
Ci sono.
wow hai avuto proprio una bella idea mi interessa molto
Sono un po’ allergica alla declinazione “al femminile” ma di te mi fido e so cosa intendi. Quindi a tua disposizione. MC
Mooolto interessante. Ne voglio sapere di più! 😉
Grazie, utilissimo! Io ho un blog sulla maternità da poco tempo, ma sono blogger da quasi due anni. L’idea di avere uno spazio di confronto per me è importantissimo.
io ci sono, anche se non lo faccio di professione e sono nata da pochissimo (neanche un mese!!!), non so se hai bisogno di persone con esperienza nel campo
Ti ringrazio, è importante il parere di tutte noi!
Ba sei un portento, una ne pensi cento ne fai. Io sono bloggher per divertimento da parecchi anni, mi piace raccontare di me e conoscere persone nuove e interessanti. E giò l’averti conosciuto è tanto…sono certa che questa tua nuova idea sia meravigliosa. In bocca al lupo.
Grazie Angela! Il tuo contributo sarà importante, visto che scrivi articoli: il tuo parere sarà fondamentale su questo argomento!
Ci sto anche io, anche se il blog del mercatino è un poco meno blog di altri anche se poi visto il tema si presta facilmente ad esser preda di tutti coloro di cui parli. quindi si. e ora? 🙂
Grazie, ci speravo proprio! Oggi raccogliamo un po’ di pareri, e se in giornata non ricevo un pacco minatorio dai centri media, domani lancio il primo argomento 😀
Ci sono! Ottima iniziativa!!!
Eccomi! Con tutta la voglia di dialogare e di mettermi in gioco!
Grande Barbara!
Ciao Barbara, io ci sto! Anch’io ho gli stessi problemi e mi piacerebbe poterne parlare…grazie mille!
L’argomento è stuzzicante…e chi lo propone pure 😉
Aggiungerei anche molto ambizioso.Solo tu potevi osare 🙂
Che si deve fare?
Da domani iniziamo a discutere! 😉
Genitoricrescono presente!
Se il progetto evolve bene (e tutte insieme faremo in modo che la faccia) ci saremo costruite una specie di certificazione di qualità nei rapporti con le aziende: chi segue il codice di autoregolamentazione e quindi si assume la responsabilità di seguire una deontologia, dà maggiori garanzie di stabilità nei comportamenti alle aziende sponsor e di autonomia di pensiero ai lettori.
Esatto, secondo me ci dovrebbe essere proprio un capitolo diritti, ma anche doveri: non possiamo lamentarci se ci offrono un baratto in cambio di un post, se poi, quando ci offrono una retribuzione, noi non paghiamo le tasse e chiediamo di lavorare in nero! Io vorrei proprio che questa fosse un po’ una lotta al lavoro in nero…
Mi piacerebbe molto anche stabilire un tariffario con delle soglie minime di retribuzione (secondo me i centri media insorgeranno…): però non si può permettere che alcune mamme vengano pagate 2eur lordi per scrivere articoli originali!
grande! parla bene il nostro avvocato eh? comunque io sono a tua disposizione!
dov’è il tasto mi piace?
L’ipotesi del tariffario con minimi e massimi mi sembra un po’ poco praticabile (in realtà esistono solo nelle categorie professionali con albo e sono approvati per legge), però un documento etico che riguardi anche l’accettazione di compensi dignitosi per un lavoro di scrittura originale, si potrebbe ipotizzare.
Io ci sto.
Sono abbastanza “nuova” nel mondo dei blog, e al momento mi iscrivo nella categoria del “cosavuoiblogging”. Però ormai sono nel giro, e mi unisco al gruppo delle Donne nella Rete!
e poi sul fare educazione in area blog … io ci sto.
🙂
Educazione prima di tutto: se leggo ancora un articolo in cui mammablogger = sciagurata maledettaH che lascia i figli davanti alla tv per giocare a farmville… lancio un’invettiva! 😀
mi associo, che qui bisogna regolamentarsi anche nel rapporto tra blogger, ce n’è di strada da fare…
Vi seguiro’ con molto interesse.
Non essendo blogger di professione e non avendo nemmeno ancora molto chiaro in testa il “problema” che c’e’ dietro alla nascita di questo spazio, credo di non poter fare altro 🙂
Ma vi leggo, eh. E se riesco mi infilo pure a discutere 😉
Costruttiva e concreta… sei fantastica!
Tosto ed innovativo, questo progetto, lo seguirò con molto interesse!!!
Grazie, come ti dicevo su FB, mi interessa molto il vostro punto di vista…
Io aderisco: sono mamma, blogger, non ho un blog da mamma ma ne curo alcuni dal punto di vista editoriale. Curo con altre donne un blog che parla alle donne che si vogliono sposare e utilizzano proprio la rete e i blog per ispirarsi. Insomma, credo che il discorso sia funzionale al 100% delle attività che svolgo 😉
Perfetto! Tra l’altro calza a pennello con la sezione che abbiamo aperto oggi su trashic: collaboriamo? 😉
Sono alle primissime armi, ma l’argomento mi interessa tantissimo. Spero di poter dare il mio piccolo contributo!
Blogger atipica e madre maledetta a rapporto!
se ti interessa un parere da non mamma ma da maestra di scuola dell’infanzia, io ci sono!
Molto volentieri, Laura!
Per me il blog è davvero solo un hobby molto molto personale, quindi per ora non mi sono mai vista come interlocutore per soggetti imprenditoriali o agenzie di comunicazione (salvo un paio di esperimenti). Però se occorre anche il mio pensiero, ci sono.
Infatti noi sfruttiamo il suo lavoro aggratis! 🙂
eccomi, ovviamente…
L’argomento è molto interessante! Barbara sei una forza!
Ba io dovrei disintossicarmi da internet ma tu peggiori la mia situazione:P beh come lettrice ci sono..
Ciao Barbara, mi sembra un’idea molto buona. Sono a disposizione. Tieni anche presente che io nella mia vita professionale offline progetto marchi di qualità, quindi posso aiutare nel costruire una griglia di “certificazione” dei blog. Lavoro nel settore del turismo e certifico paesi e città, ma penso di riuscire ad applicare le mie competenze anche ai blog. I marchi più tosti sono quelli assegnati da un ente terzo, ma anche una rete che si autocertifica può funzionare.
wowo, informazione utilissima, grazie!!
Ecco, questo è proprio quello che intendevo
Bellissima iniziativa! Banner per la diffusione ne hai già preparati?
ehm, no… partiamo bene, vero? 😀
Ho tanto da capire e da imparare, oltre al bisogno di confronto che dovrebbe essere pane quotidiano per un blogger, giusto ?
Grazie 🙂
Nel mio piccolo ho ricevuto anch’io un’offerta commerciale, non ho neanche risposto perchè mi sembrava assurda… quindi aderisco volentieri e aspetto di poter dare un contibuto alla discussione 🙂
Io non credo di poter essere molto utile, nel senso che come sai ho un blog non professionale (nel senso che non ci guadagno nulla, se è questo che significa professionale), sono in rete solo da un anno, e ho sempre fatto a modo mio, ovvero quando mi propongono give away o sponsorizzazioni declino sempre gentilmente, mentre ho partecipato a operazioni commerciali che reputavo interessanti per la mia visibilità e che non erano contrarie alla mia etica personale. Credo che il mio blog rimarrà uno spaziettino mio mio mio; mentre se capitasse qualche occasione lavorativa interessante valuterei secondo la mia etica. Ergo: al momento non ho granchè da dire, però trovo questo possibile manifesto interessante, e ti seguirò con piacere.
il progetto è proprio ambizioso Barbara. vediamo come procede… “Tariffe di categoria” mi fa venire in mente gli ordini professionali 🙂
Magari, guarda… Non ambisco a tanto, ma ci pensi che bello? No, dai, ritorno sul Pianeta Terra. 😉
Molto interessante. Sono curiosa di vedere cosa ne viene fuori. Io non ho mai ricevuto alcunissima proposta commerciale, ne ho dedotto che il mio blog interessa poco da questo punto di vista….eccicredo! http://www.minimoblog.it/2010/12/23/consumatrice-al-quadrato/ 😉
Non so quali competenze posso offrire, ho un blog piccolino da meno di un anno e questa non è la mia professione, però è un’iniziativa molto interessante quindi aderisco volentieri
Io non so mica se posso essere categorizzata come mamma blogger… cioè, sono mamma, ho un blog (ultimamente parecchio smorto, che non ho più tempo per niente), ma l’argomento è vario e più creativo che mammesco…
sono una “blogger privata” e non professionista…vi seguirò e se posso…ci sono!
Naturalmente anche io ci sto, se riterrai che possa esserti utile sono qui!
Proposta interessantissima!
Il mio blog è un angolo personale, ma sono una persona curiosa e seguirò senz’altro questo progetto interessante. E se avrò qualcosa da dire…
Bella idea, Barbara!
Mi piace! Sei un mito!
Sono una novellina, il mio blog è nato da solo 4 mesi, ma la tua presenza è per me una garanzia di una grande idea!
Ci sto e, visto che domani è l’8 marzo dedico a te e a tutte le donne queste parole di Concita De Gregorio dal suo libro “Malamore”:
«Le femmine servono ai cuccioli» dice il bambino seduto davanti alla tv, danno un documentario sugli animali. Poi ripete: «Lo sai mamma? Le femmine servono perché devono fare i cuccioli, i maschi da soli non li possono fare».
Non c’è dubbio, i maschi da soli non possono. Però le femmine non «servono» solo a fare i cuccioli, penso di rispondere. Non dico niente, invece. Ci sono cose che non si spiegano con le parole. Lo capirà, lo vedrà, lo imparerà strada facendo. Certo, bisogna sempre ricominciare da capo. A ogni generazione di nuovo. Dimostrare, convincere. A cosa servono le femmine? Sembra proprio, nelle parole di un bambino, l’origine di tutte le questioni. Non sono sicura che a fare la stessa domanda a cento adulti, uomini e donne, si otterrebbero risposte convincenti. «Servono a far più bella la vita» mi ha risposto un amico credendo di dire cosa gradita, immagino sentendosi galante. Deve essere qui il cuore di tutto. Siamo proprio certi che le femmine servano a qualcos’altro che a fare i cuccioli, a rendere piacevole l’esistenza altrui? E loro, le donne, dietro le parole e i gesti di una sicurezza ogni giorno esibita in pubblico ne sono davvero convinte in privato? Cosa sono disposte a offrire a sopportare in cambio della possibilità di dimostrare che no, non servono solo a fare i cuccioli né ad allietare con la loro deliziosa presenza le impegnative vite altrui? Ma soprattutto, perché in fondo sentono, anche quando non lo dicono, di doverlo dimostrare?
Auguri a tutte voi!
E’ proprio quello che serviva!
Spesso mi arrivano richieste di collaborazione, ma la maggior parte delle volte le cestino per mancanza di tempo o per paura che vogliano approfittarsene.
Il mio blogghino è assolutamente un passatempo e tale deve restare, ma mi piacerebbe accettare qualche offerta senza temere si essere sfruttata!
Brava Barbara. Ci sono anche io.
Mi accodo al commento di Claudia perchè non trovo come altro commentare… mi assento 2 gg e tu parti in quarta con altri progetti, discussioni, idee… caspita! WOW! Non ho parole! Ho letto l’articolo, ho letto quasi tutti i commenti ma devo sedimentare per farmi un’idea… l’unica cosa, non mi sento una mamma-blogger, anche se di figli ne ho 3, in realtà il blog è nato come il mio angolo “privato”, per me, per le mie idee, per i miei propositi, per le mie realizzazioni… i miei figli, mio marito, indubbiamente entrano anche in questo angolo perchè sono una parte importantissima della mia vita ed è inevitabile che tante cose che faccio vengano realizzate pensando a loro, questo però non vuol dire che il blog debba essere di mamma (o moglie o…) è unicamente espressione di me stessa e basta!
Ad ogni modo, trovo interessante come si è sviluppata questa discussione attraverso tutti i commenti e fin dove si è arrivati: idee, esigenze, parametri… se c’è qualcosa in cui posso essere utile, ci sono… 🙂
Ecco qui, finalmente riesco a leggere dall’inizio!!! 🙂 Anche io ci sono; come altre non ho molta esperienza, e quindi per ora credo che “prenderò” senza “dare” molto… 😉
grazie per il lavoro che fai, Barbara
ciao ciao
Chiara